Pil II trimestre 2015, Italia a +0,2% Confindustria: «Non c’è ripresa vera» Mef: «Risultato come da attese»

Squinzi: «Si devono creare le condizioni favorevoli all’impresa». Berlino cresce dello 0,4% rispetto al trimestre precedente, mentre Parigi fa registrare un risultato invariato

Tutto come nelle previsioni per l’Italia. L’Istat stima che il Pil italiano sia cresciuto dello 0,2% nel secondo trimestre 2015 rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% nel confronto con il secondo trimestre del 2014. E’ quanto rende noto l’Istat, specificando che il dato è espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato.Nello stesso periodo – fa sapere l’Istituto di statistica – il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% negli Stati Uniti e dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,3% negli Stati Uniti e del 2,6% nel Regno Unito. La variazione acquisita del Pil, sempre secondo l’Istat, per il 2015 è pari a +0,4%. Si tratta della crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno, vale a dire la crescita al 31 dicembre se da ora fino a fine 2015 l’Italia non crescesse più.

Ministero dell’Economia

Il risultato del Pil nel secondo trimestre è «come da attese», affermano fonti del Mef spiegando che la «programmazione finanziaria del governo è basata su stime affidabili». «Dopo 13 trimestri consecutivi di calo tendenziale abbiamo 2 trimestri di crescita» sottolineano ancora le stesse fonti del Mef. «Il Paese – dice il Mef – può e deve fare di meglio: riforme strutturali e politica economica favoriranno accelerazione».

Confindustria

«È quello che ci aspettavamo. Purtroppo è la conferma che non c’è una ripartenza vera» commenta invece Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.It. La seconda parte dell’anno andrà meglio? «Speriamo, lo speriamo fortemente. Altrimenti sono guai», spiega il leader degli industriali. Per il presidente di Confindustria «si devono creare le condizioni favorevoli all’impresa, questo è il problema vero. In Italia, finché saremo così bloccati da tutte le complicazioni burocratico-amministrative e in più con tutti i problemi che abbiamo senza fare le riforme, non ci muoveremo».

Germania

Cresce invece meno del previsto l’economia della Germania nel secondo trimestre dell’anno. Il Pil segna un rialzo dello 0,4%, secondo quanto rende noto l’Istat tedesco rispetto al trimestre precedente. Le previsioni erano per una crescita dello 0,5%. A pesare la crisi Greca e il rallentamento della Cina. Su base annua l’economia è cresciuta dell’1,6% dopo il +1,2% del primo trimestre.

Francia

Ma se la Germania non ride, la Francia sta peggio. L’economia francese è infatti stagnante nel secondo trimestre. Il Pil nel periodo aprile-giugno è rimasto invariato rispetto al primo trimestre che era cresciuto dello 0,7%. Lo ha reso noto l’Ufficio di statistica di Parigi, secondo quanto riporta Bloomberg. Il dato è inferiore alle stime degli analisti (+0,2%). Rispetto al secondo trimestre 2014 segna +1%.

Fonte: http://www.corriere.it/economia/15_agosto_14/pil-secondo-trimestre-2015-germania-francia-peggio-previsto-aa37ee12-4258-11e5-ab47-312038e9e7e2.shtml?refresh_ce-cp

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *