Istat: economia ancora debole

I dati più recenti sull’economia italiana delineano uno scenario di persistente debolezza dei livelli di attività economica. Lo indica l’Istat sulla nota dell’economia a settembre.

A settembre, il clima di fiducia dei consumatori ha segnato la seconda flessione consecutiva, mentre le aspettative delle imprese sono risultate in miglioramento, attestandosi tuttavia sui livelli dello scorso giugno -continua l’Istat-. L’indicatore composito anticipatore, aggiornato tenendo conto delle informazioni più recenti, segna nell’ultimo mese l’ottava variazione negativa consecutiva.

Pil, variazione nulla in II trimestre rispetto al precedente – Nel secondo trimestre del 2016, la revisione dei Conti nazionali ha confermato la variazione nulla del Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, rispetto al trimestre precedente. La variazione congiunturale degli investimenti fissi lordi è risultata pari a +0,2% in rialzo rispetto a -0,3% della stima precedente. Lo indica l’Istat sulla nota dell’economia a settembre.

Consumi, +0,2% in II trimestre sul precedente – Nel secondo trimestre 2016, la spesa delle famiglie per consumi finali ha mantenuto ritmi di crescita contenuti (+0,2 rispetto al trimestre precedente). A fronte di un incremento del reddito disponibile delle famiglie consumatrici (+1,3%), significativamente più elevato dell’aumento dei consumi finali, la propensione al risparmio è salita al 9,6%, con un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Inflazione, +0,1% a settembre su anno – A settembre, dopo sette mesi di valori negativi, l’inflazione è risultata leggermente positiva. La variazione tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (+0,1%) ha segnato un recupero di 0,6 punti percentuali rispetto al minimo toccato in aprile (-0,5%).

Lavoro, occupati +0,1% ad agosto su mese – Ad agosto i dati mensili delle forze di lavoro hanno registrato un lieve incremento degli occupati (+0,1% rispetto a luglio, +13mila individui), dopo la contrazione rilevata a luglio (-0,3%, -66mila individui). Tale dinamica è guidata dalla componente femminile (+0,4%), a fronte di una riduzione degli occupati maschi (-0,2%) che ha coinvolto i più giovani (15-24 anni) e gli ultracinquantenni. Si è registrata una crescita dell’occupazione dipendente (+0,3%, +47 mila di cui 45 mila sono dipendenti permanenti), a fronte di una diminuzione degli occupati indipendenti (-0,6%, -34 mila), continua l’Istat. Ad agosto, il tasso di disoccupazione si è attestato all’11,4%. L’aggregato delle persone in cerca di occupazione è risultato lievemente in diminuzione rispetto al mese precedente (-0,1%).

FONTE: http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2016/10/05/istat-economia-ancora-debole_EBGGCo6IP6hzEP6fnnfi3O.html

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