La nuova tecnologia che ammazza la vecchia tecnologia
Il continuo sviluppo informatico porta alla “scomparsa” di tecnologie che, sino a poco tempo prima, sembravano “indispensabili”. Il 2016 ha decretato la fine di molte di esse. Andiamo a scoprire le più importanti, alle quali dobbiamo dire addio
Come tutte le cose, non sempre le idee proposte ottengono i risultati “sperati”, mentre in altri casi – e questo è dato dal continuo sviluppo – idee e/o servizi, che sembravano intramontabili, ormai possono dire addio alla loro esistenza, in quanto sostituite da altre idee più innovative e più “comode“.
Andiamo a vedere quali sono le cinque tecnologie delle quali il 2016 ha decretato la “scomparsa”.
La prima tecnologia, che può definirsi ormai desueta, è senza dubbio Vine.
Al secondo posto troviamo un hardware: Pebble
Pebble è uno smartwatch sul quale erano converse molte speranze di successo, tant’è vero che – nel 2013, grazie al fundraising – erano stati raccolti poco più di 10 milioni di dollari, tutti da investire al progetto. Ahimè, proprio nell’ultimo mese del 2016, è stato ufficializzato l’abbandono del progetto da parte degli sviluppatori, e questo anche a causa della crisi che coinvolge l’intero settore degli smartwatch.
Al terzo e al quarto posto, troviamo due progetti di Google: Ara e Fiber.
Il progetto Ara è stato abbandonato, ufficialmente, nel settembre del 2016.
Il servizio Fiber – che prevedeva una connessione internet in fibra ottica – è stato abbandonato non molto tempo dopo che stava per essere messo in atto: infatti, a poterne usufruire sono state solo alcune zone – circoscritte – degli USA.