Si saldi chi può!

Sconti e ribassi, ma attenti alle “fregature”

Pronti a file chilometriche e lunghe attese pur di portarvi a casa ad un prezzo stracciato l’abito dei vostri sogni e quelle scarpe che avete adocchiato già da qualche mese che vi fanno gli occhi dolci ogni volta che passate davanti alla vetrina?

Anche se la crisi ha ridimensionato le abitudini degli italiani, resiste lo zoccolo duro degli irriducibili dello shopping pronti allo scatto vincente degno del miglior Bolt, quello dei tempi d’oro per capirci, per dare il via alla corsa all’oggetto da accaparrarsi a tutti i costi. Ad aprire le danze, Basilicata e Sicilia. Oggi tocca alla Valle d’Aosta e il 5 gennaio sarà il turno di tutte le altre regioni. Inutile nasconderlo, anche quest’anno, saranno saldi col freno a mano tirato per colpa della crisi.

IL BALLETTO DELLE CIFRE – Partenza “light”, secondo le previsioni, ma se tutti sono d’accordo sulle vendite sottotono, divergono, invece, le cifre: secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà 344 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori, per un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro.

Anche per Fismo-Confesercenti, la spesa media sarà di circa 330 euro a famiglia, per un valore di oltre 4,9 miliardi. Molto più tiepide le stime delle associazioni dei consumatori: l‘Adoc calcola 250 euro a famiglia (in lieve crescita), il Codacons 175 euro (-5% rispetto allo scorso anno), Federconsumatori e Adusbef 179,92 euro (+0,3% rispetto ai saldi 2016). Sarà di nuovo boom per l‘e-commerce con un acquisto su 5 che avverrà attraverso il web.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI: dici saldi e immediatamente il rischio da evitare è quello di non incappare nella fregatura di turno.

CONSERVATE LO SCONTRINO: il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso. Avete presente la storiella secondo la quale i capi in svendita non si possono cambiare? FALSO. Anzi, se la sostituzione non è possibile perché il capo è terminato avete diritto alla restituzione dei soldi nei successivi 60 giorni.

SCONTI SUPERIORI AL 50%: in questo caso, tenetevi pronti a drizzare le antenne. Sconti superiori al 50% potrebbero infatti nascondere prezzi vecchi “falsi”.

RECARSI PRESSO NEGOZI DI FIDUCIA. Un altro espediente contro il rischio fregatura è quello di recarsi presso un negozio di fiducia, dove acquistate usualmente durante l’anno, In questo modo sarà più facile per voi verificare l’effettiva convenienza dell’acquisto.

Se però, nonostante qualche piccolo accorgimento, pensate di essere finiti nel girone dantesco dei raggirati, non vi resta che rivolgervi al Codacons o segnalare alle Autorità competenti.

FONTE: http://quifinanza.it/soldi/si-saldi-chi-puo/100240/

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