Disoccupati e stranieri: ecco come entrare nel mondo della moda

L’Associazione di promozione sociale “Vogue di sviluppo e integrazione”, la cui presidentessa è la stilista Franca Parisi e il vicepresidente Nicola Sarcinella, risponde ad un progetto destinato a introdurre nel campo della moda e della sartoria persone senza lavoro e stranieri. La solidarietà e la possibilità di imparare un nuovo lavoro è l’obiettivo, incoraggiando le associazioni di volontariato.
L’Accademia di moda e sartoria, compresi i corsi di taglio, cucito e ricamo inizierà il 10 gennaio, in via Zara a Taranto. Vi saranno due livelli di corso. La durata dei corsi per Principianti (1° livello) e di Taglio e Cucito (2° livello) è di 6 mesi, con metodo brevettato e attestato a fine corso.
Durante il corso per principianti si insegneranno le cose essenziali, dall’uso della macchina da cucire, allo stirare, stringere, accorciare, cambiare chiusure lampo, e quant’altro si desideri per il recupero dei capi in disuso, nonché disegnare il cartamodello della gonna semplice, dritta, svasata, portafoglio e pantaloni, il piazzamento del cartamodello su stoffa, il taglio e la confezione.
Il corso di Taglio e cucito è particolarmente adatto a quanti sono desiderosi di scoprire il mondo della moda. Il corso può essere un punto di arrivo se si ha lo scopo di imparare per uso proprio. Un punto di partenza per chi ne volesse fare una professione. Qualsiasi capo che si vuole realizzare ha bisogno di misure ben specifiche che vanno rilevate sulla persona, per dare l’esatta proporzione anche nei casi di misure calibrate. Nel periodo del corso si realizzeranno gonne semplici, asimmetriche, vestiti, pantaloni, abiti da sera, cerimonia, sposa, giacche e cappotti, partendo dalla realizzazione del cartamodello, al piazzamento su stoffa, al taglio, alla confezione fino a realizzare il capo finito.
Saranno disponibili su richiesta gli altri corsi di seguito illustrati.
Il corso di Sartoria Professionale che si prefigge lo scopo di essere in grado di interpretare ed eseguire qualsiasi cartamodello, comprendere il concetto di vestibilità ed essere in grado di applicare i parametri di base ad ogni capo di abbigliamento. Conoscere le regole per le taglie conformate per la perfetta costruzione grafica e confezionistica.
Il corso da Modellismo Industriale ha per obiettivi lo sviluppo di gonne, camicie, casacche, pantaloni, gilè, abbigliamento per bambini, vestiti, vestiti asimmetrici, giacche, cappotti, borse e cappelli e vari temi di modelli tratti da testi scolastici con l’uso di squadre rapportatrici. Inoltre la lettura e l’interpretazione del figurino, il leggere e lo sviluppare in ordine di taglio, l’effettuare gli sviluppi necessari per la produzione in serie, il riuscire a collegare quelle informazioni utili per effettuare il piazzamento dei modelli su carta numerata da stendere sul materasso. Si deve tenere presente che sotto un abito c’è tanta tecnica del modellista che è parte essenziale nell’azienda. I bravi sono pochi e molto contesi.
Nel corso da Figurinista Stilista, il corsista deve avere già innata dote artistica per progettare la figura del corpo umano e rivestirla di un suo stile con abile e grande fantasia e maestria, idealizzando nuove figure e stili di moda.
Vi è anche la possibilità sempre su richiesta di corsi speciali per stranieri che saranno seguiti con particolare attenzione e cura per superare eventuali disagi dovuti alla difficoltà della comprensione della lingua.
Al corso per insegnanti del metodo vi si può accedere dopo aver frequentato i corsi di taglio e cucito e di modellista. Per diventare insegnanti si dovrà essere in grado di trasmettere tutte le esperienze acquisite tecnico- grafiche- artistiche ed avere un’innata capacità relazionale.
Inoltre si progettano interventi mirati di consulenza e formazione per specifiche esigenze presso aziende, scuole e laboratori in Italia e all’estero e l’aggiornamento di nuove tecniche, che si rendono necessarie e indispensabili per la progettazione, abbreviando i tempi di lavorazione, adatto a quanti operano nel campo sartoriale modellistico e nell’insegnamento.
Costituiscono poi una novità il corso di trasformazione dei capi in disuso (è il cosiddetto vintage della Moda) e il corso per borse, cappelli, guanti e oggettistica varia.
“I migliori studenti saranno posizionati per lavorare nell’accademia della moda e del progetto di sartoria – ha riferito la presidentessa Franca Parisi – per cui oltre questo che è molto importante vi sono vari motivi per iscriversi ai nostri corsi, che danno quindi la possibilità di diventare sarti, e molto di più e di lavorare con noi. I nostri partner sono Vogue Italia Couture e le Grand Chic di Latina”.
Dello stesso parere è il vicepresidente Nicola Sarcinella secondo il quale alla scuola si va ad imparare l’alta moda e nascono così futuri sarti, modellisti e stilisti. Sono necessari da tre a cinque anni di studio per creare sarti made in Italy.
Gli allievi di questa scuola sono persone normali che imparano tutte le tecniche per poter esprimere appieno la loro innata creatività. Le Grand Chic è un marchio, una garanzia di moda. Periodicamente i giovani stilisti formatisi alla scuola, presentano al giudizio del pubblico le loro creazioni. Tali manifestazioni si svolgono nelle più note località turistiche e i capi sono indossati da modelle di note scuole di portamento.
“Le sedi sono presenti in Italia e all’estero, ora anche a Taranto – ha riferito Nicola Sarcinella – le Grand Chic è stata più volte premiata, e questo rappresenta il miglior biglietto da visita da presentare come requisito della nostra serietà. Questo non è solo un invito a partecipare ai nostri corsi è una realtà ed un’opportunità che crea lavoro facendo camminare le proprie idee al passo con la moda, gestire un proprio lavoro, un atelier, una sartoria, un laboratorio, o lavorare per aziende. Il futuro che ci aspetta è lavorare per una piattaforma e-commerce”.

FONTE: http://www.corriereditaranto.it/2017/01/07/29358/

 

 

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