Istat: l’economia italiana accelera trainata da consumi e servizi

In un contesto globale caratterizzato dal rallentamento dell’economia statunitense e dal consolidamento della crescita dell’area euro, l’economia italiana accelera trainata dai consumi e dalla crescita dei settori dei servizi. Lo ha rilevato l’Istat nella Nota mensile di maggio sull’andamento dell’economia italiana, spiegando che il mercato del lavoro migliora segnando un aumento degli occupati e una significativa diminuzione della disoccupazione. I prezzi risultano in decelerazione e l’indicatore anticipatore mantiene una intonazione positiva.

Peggiora il clima di fiducia di imprese e famiglie
Per quanto riguarda, però, le prospettive di breve termine l’Istat ricorda che a maggio, sia l’indice del clima di fiducia dei consumatori, sia quello delle imprese hanno segnato un peggioramento. Per quanto riguarda i consumatori, tutte le componenti hanno registrato un calo, seppur con intensità diverse. Per il secondo mese consecutivo sono aumentate anche le attese di disoccupazione. Il clima di fiducia delle imprese è diminuito nella manifattura (con un peggioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle attese sulla produzione) e nei servizi; nelle costruzioni è rimasto sostanzialmente stabile e nel commercio al dettaglio ha evidenziato un miglioramento. L’indicatore anticipatore mantiene un’intonazione positiva.

Migliora lavoro, ma attese in peggioramento
Il report segnala un mercato del lavoro in miglioramento: gli ultimi dati mostrano che ad aprile l’occupazione è in crescita (+0,4% rispetto a marzo, 94 mila individui in più), dopo la pausa segnata a marzo. L’aumento ha riguardato gli uomini (+0,6%) e, in misura minore, le donne (+0,1%), coinvolgendo sia i dipendenti a carattere permanente (+0,3%, 39 mila occupati in più), sia quelli a termine (+1,3%, +34 mila unità). Anche gli indipendenti, il cui stock era diminuito a febbraio e a marzo, sono aumentati (+0,4%, +21 mila occupati). Ad aprile, inoltre, il tasso di disoccupazione è diminuito in misura significativa
portandosi all’11,1%, quattro decimi in meno rispetto a marzo, un livello inferiore alla media degli ultimi 4 anni. La discesa del tasso di disoccupazione è
da ricollegarsi sia alla crescita dell’occupazione sia all’aumento degli inattivi
(+0,2% rispetto a marzo). «Nonostante i dati positivi di aprile – segnala l’Istat – le aspettative formulate dagli imprenditori a maggio sulle tendenze dell’occupazione per i tre mesi successivi risultano in complessivo peggioramento e al di sotto dei valori di lungo periodo in quasi tutti i settori». L’Itsituto precisa che «soltanto nel comparto delle costruzioni le previsioni sono in miglioramento, ma il saldo resta negativo». Le attese di disoccupazione, si legge ancora nella nota, sono aumentate per il secondo mese consecutivo.


Brico

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