Qualche numero sul rapporto tra social network e adolescenti

TikTok (AFP/Getty Images)
TikTok (AFP/Getty Images)

Aumentano tra gli adolescenti i casi di cyberbullismo, ma anche di sonno disturbato o addirittura insonnia: sono i risultati dell’indagine “Adolescenti e stili di vita”, realizzata da Laboratorio Adolescenza e Istituto di Ricerca Iard, due centri di studio sui più giovani. L’utilizzo degli smartphone, oggi sempre più precoce, ha delle conseguenze importanti. “L’essere costantemente in vetrina e psicologicamente dipendenti dal giudizio degli altri” – afferma Maurizio Tucci, presidente di Laboratorio Adolescenza – “li rende insicuri al punto di modificare il modo di comunicare tra loro”.

Adolescenti e social: una relazione molto stretta

Sempre prima e sempre di più. Sembra essere questo l’assioma che racconta meglio la relazione tra i ragazzi e gli smartphone. Circa il 60% degli intervistati nell’indagine ha avuto il suo primo cellulare tra i 10 e gli 11 anni, ma oltre il 28% lo ha avuto in regalo prima dei dieci anni. Ne abbiamo avuto conferma attraverso diverse interviste fatte a ragazzini di quella fascia d’età. Giorgia, 11 anni, spiega che lo usa “tutti i giorni. I miei sanno quello che faccio, ce l’ho principalmente perché sono lontana sempre da casa, quindi per comunicare con loro”.

E i social network? Il 54% inizia la sua vita in rete tra gli 11 e i 12, e il 12% addirittura prima dei 10 anni. Le cose stanno cambiando velocemente:  confrontando per esempio i dati con quelli relativi all’edizione 2017 della medesima indagine si evidenzia che una precocizzazione dell’accesso ai media e una scarsa conoscenza degli strumenti. È in aumento la percentuale dei giovanissimi che non utilizza alcuno strumento di protezione del proprio profilo. Ma i social network hanno un’età minima di accesso, direte voi. Vero, ma questo non è un motivo di rinuncia: il 47% indica l’età minima per poter accedere, il 20% un’età a caso e il 23% di essere comunque maggiorenne.

Un pericoloso esordio in età pressoché infantile”, afferma Tucci: “Quando non si ha assolutamente la necessaria maturità psicologica per poter utilizzare strumenti di comunicazione così potenti e insidiosi anche a età ben più mature. Ma al di là dei pericoli più visibili, la permanenza h24 nell’agone della piazza virtuale contribuisce ad aumentare la fragilità di una generazione di adolescenti costantemente in ansia da prestazione”. 

La consapevolezza di una mancanza nelle relazioni è chiara tra gli adolescenti. “È più facile fare amicizia online che dal vivo, anche se poi mi accorgo di non sapermi rapportare veramente con le persone”, dice Michele, 14 anni. “Mi piace poter contattare i miei amici istantaneamente, non mi piace invece il fatto che a volte quando si è insieme è come se ci fosse un vetro che separa le persone e ognuna è nel suo mondo con il proprio telefono”, aggiunge Martina, 15 anni.

I social preferiti

Si conferma il progressivo calo di Facebook e l’incremento di Instagram, in crescita anche Snapchat. Diventa consistente l’utilizzo di Telegram e This Crush, quasi inesistenti nel 2016. La ricerca non prende invece in considerazione TikTok, che tra fine 2019 e inizio 2020 è esploso. WhatsApp? Praticamente non è neanche considerato un social, ma uno strumento incorporato nello smartphone. Martina, per esempio, dice di usare “molto Tiktok, Netflix, Instagram, Whatsapp, in media ci sto 2 o 3 ore al giorno”.

Cyberbullismo

Una presenza così massiccia sui social porta ad interfacciarsi anche con fenomeni negativi, come il cyberbullismo. Dall’indagine infatti risulta che ben il 40% dei giovani sia entrato in contatto, direttamente o indirettamente, con episodi di cyberbullismo. Il 56% dice che la prima cosa da fare, in caso si diventi vittima di un episodio di cyberbullismo, è avvisare i genitori.

Sonno e smartphone

L’addormentamento diventa un tema importante in era di smartphone. Solo il 6,8% dei ragazzi intervistati afferma di dormire almeno 9 ore per notte, quantità di sonno adatta alla loro età, mentre il 20% dorme addirittura meno di 7 ore. Molti di loro sostengono inoltre di avere problemi ad addormentarsi e al 66% (72,3% delle ragazze) capita di svegliarsi durante la notte e di non riuscire più a riprendere sonno. E il telefono, con il mondo social, sono immancabili compagni di insonnia degli adolescenti. Il circolo è vizioso, perché cosa fa un adolescente quando non riesce ad addormentarsi? Il 44% di loro naviga su internet o utilizza i social. Leggere un libro? Solo il 10%.

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