Le elezioni presidenziali Usa sono nel mirino degli hacker cinesi (e non solo)

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(Foto: Getty Images)

Robert O’Brien ha affermato che hacker sponsorizzati dal governo cinese stanno prendendo di mira le infrastrutture elettorali statunitensi in vista delle presidenziali di novembre 2020. Per la prima volta il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca va oltre delle semplici indicazioni generiche e punta il dito direttamente contro il governo di Pechino. “Vorrebbe vedere il presidente perdere”, ha commentato a Face the Nation della Cbs. Continua sottolineando che il cyberteam statunitense è particolarmente attento a prevenire ogni tipo di cyber-interferenza all’Election Day: “Che si tratti di Cina, Russia o Iran, non lo tollereremo. Ci saranno gravi conseguenze per qualsiasi paese che tenti di ostacolare le nostre elezioni libere ed eque”.

L’avvertimento di O’Brien ai governi stranieri arriva a meno di 100 giorni dalle elezioni di novembre, poco dopo che la U.S. community Intelligence ha emesso la sua prima valutazione pubblica sulle preferenze estere dei candidati alla presidenza. Secondo quest’ultima, la Russia sarebbe al lavoro per denigrare il candidato alla presidenza democratica Joe Biden, mentre la Cina preferirebbe che Trump perdesse la rielezione. L’Iran, invece, potrebbe tentare di minare le istituzioni democratiche americane e il futuro presidente attraverso contenuti diffamatori online e sui social media tramite una campagna di phishing.

Durante l’intervista alla Cbs O’Brien ha sottolineato più volte come i leader stranieri, specialmente dei paesi con cui Trump ha avuto degli attriti, preferiscano Joe Biden all’attuale inquilino della Casa Bianca; ma poi ha aggiunto: “Non importa, siamo americani. Non avremo paesi stranieri che decidono chi sarà il nostro prossimo presidente”.

Sebbene dalla Cina, ad aprile 2020, il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang avesse dichiarato: “Le elezioni presidenziali statunitensi sono un affare interno e non abbiamo alcun interesse a interferire”, O’Brien ha riportato che gli esperti di cybersecurity, incaricati di monitorare l’attività nel cyberspazio attorno alle elezioni, hanno visto hacker tentare di infiltrarsi in siti web appartenenti agli uffici del Segretario di Stato in tutto il paese. Sono stati bersaglio di attacchi anche i siti dei responsabili dell’amministrazione delle elezioni a livello locale e della raccolta di dati sugli americani.

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