Dal fintech al proptech, il futuro del real estate in un evento digitale

Non c’è settore che non stia riscrivendo le proprie dinamiche grazie alla leva dell’Ai e a un approccio data-driven. E la pandemia costituisce un secondo fattore di accelerazione, perché nessun business sarà più come prima. Un discorso a cui non può sottrarsi il settore immobiliare. C’è una rivoluzione in atto anche in questo ambito, immortalata dal paradigma proptech, che unisce property e technology, e sinonimo di quella trasformazione che si genera dove nascono soluzioni e strumenti in grado di cambiare processi e servizi nel real estate. Ne parliamo all’evento digitale Dal fintech al proptech – Le ri-evoluzioni nel real estate, promosso da Wired con neprix, la startup del gruppo illimity specializzata in gestione di credito distress corporate e vendita degli asset sottostanti, immobili compresi.

L’evento lo potrete vedere qui sopra il 27 gennaio in diretta streaming dalle 15:30, oltre che sulle pagine Linkedin e Facebook di Wired Italia, e prevede quattro approfondimenti sul proptech, per comprendere in quali direzioni si muove il settore sotto la spinta della disruption digitale.

Si parlerà di innovazione e investimenti, con un punto di vista pubblico, quello di Francesca Bria, presidente del Fondo nazionale innovazione. Con Manfredi Catella, Ceo e founder Coima, daremo spazio a una riflessione sul digitale che riscrive le regole e gli orizzonti del settore. Stefano Quintarelli, membro dell’Ai High Level Expert Group della Commissione europea, illustrerà invece le potenzialità generate da Ai e blockchain come driver di disruption per l’Italia. Confronto a quattro invece sulle prospettive del proptech nazionale, dagli investimenti alle tecnologie, con Renato Ciccarelli, direttore generale neprix; Alberto Luna, vicepresidente Talent Garden; Fabio Moioli, Head of Consulting & Servicing Microsoft; Andrea Ciaramella, co-founder Real Estate Center presso il Politecnico di Milano.

Ai protagonisti di Dal fintech al proptech spetta quindi offrire un punto di vista sulle potenzialità dell’innovazione in ambito immobiliare, una rivoluzione che può essere promossa da diversi attori, e naturalmente dalle startup, e che richiama alla mente fisiologiche analogie con il mondo della finanza, scossa positivamente dall’ingresso del digitale, fattore abilitante in grado di cambiare non solo la proposta in termini di servizi (bancari, finanziari e assicurativi) ma anche le culture – lavorative, identitarie, valoriali – degli stessi player finanziari. Banche e intermediari finanziari, anche grazie alle spinte normative in materia, si confrontano con imprese giovani, senza una storia nobile alle spalle ma capaci di pensare i bisogni degli utenti in maniera più veloce e selvaggia in un’era dove la distribuzione dei servizi finanziari stessi è cambiata grazie all’embedded finance.

Anche in ambito real estate, i margini sono ampi, se si pensa all’impatto che possono generare big data e analytics, virtual reality e blockchain guardando al mercato immobiliare per quello che è nel complesso, una catena del valore molto ampia e distribuita che, dalla costruzione di edifici, arriva fino ai servizi accessori. E così il proptech, inteso come trasformazione digitale della property industry, agisce su più branche, intersecando real estate/fintech (es: agent tools, property management), shared economy, smart real estate (Iot home, facility management, ecc).

È un momento, anche a causa dello choc che ha finito per investire rami come l’hospitality e la sharing economy connessa agli immobili, di rivoluzione senza precedenti per tutto il sistema, a partire naturalmente dai grandi gruppi immobiliari, globali o locali che siano: l’impatto dell’innovazione li porta a ridiscutere le prassi di sempre e a introdurre nuove figure, perché accelerazione digitale significa anche rinnovamento di competenze e know how.

L’evento promosso da Wired con neprix sarà quindi un contesto di osservazione, riflessione, proiezione sul futuro, in un 2021 atteso da molti come anno di rinascita, rilancio ma anche di consolidamento, per le diverse industry, delle accelerazioni in chiave innovativa incentivate dal 2020. Ma restituirà anche uno sguardo su un comparto, quello del proptech, in Europa e in Italia e in particolare sull’ecosistema nazionale, sulla morfologia delle startup del proptech e sulle history case di successo nel panorama attuale.

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