L’Australia e le grandi piattaforme del web si alleano contro le fake news

KR (Photo by Omar Marques/SOPA Images/LightRocket via Getty Images)

Facebook, Microsoft, Google TikTok, Twitter e Redbubble si sono impegnati a rispettare il codice di condotta australiano che mira a contenere la disinformazione online sulle varie piattaforme. Se sul fronte del pagamento delle notizie condivise in rete il governo australiano è ancora ai ferri corti con Facebook, al punto che il social network le ha bloccate sul suo newsfeed, e ha appena seppellito l’ascia di guerra con Google, sul fronte della fake news i giganti del web hanno fatto fronte comune con Canberra per combattere la disinformazione accettando di sottoscrivere e rispettare il codice preparato da Digital industry group(Digi), associazione di categoria  dell’industria digitale in Australia.

L’auto-regolazione prevede che le aziende non debbano essere obbligate dai governi o da altre autorità a rimuovere un contenuto, se questo non viola nessuna norma e senza che prima non sia stato verificato dai loro moderatori. I colossi del web si appellano alla libertà d’espressione e alla privacy degli utenti e insistono su sistemi per mettere in guardia da post non verificati, come sta facendo Twitter.

Il codice prevede forme di protezione della satira, cosicché siti internet o profili parodistici non siano etichettati come fake news, investimenti sulla ricerca indipendente e  politiche di controllo sugli annunci pubblicitari che potrebbero veicolare fake news. Il codice fa riferimento alle piattaforme pubbliche e non coinvolge i servizi di messaggistica privata o di posta elettronica.

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