E-commerce: Ebay, Amazon e Facebook puntano sui piccoli

Accordo con Confcommercio per la vendita online a prezzi vantaggiosi. Il colosso americano scommette sul Made in Italy. Zuckerberg lancia la sezione shopping

Cominciare a nuotare nell’oceano della rete. Fuggendo, così, anche la morsa della crisi. Le piccole e medie imprese italiane provano a incrementare le vendite puntando sul web. E per intercettare nuovi clienti, puntano sui pesi massimi eBay e Amazon. Nelle ultime ore Confcommercio ha stretto un accordo con eBay per offrire alle 700 mila imprese associate l’opportunità di vendere i loro prodotti sul portale di ecommerce. L’ex gigante dei libri, invece, prosegue nella politica di allargare il suo business, e dopo la vendita di alimentari, abbraccia i prodotti degli artigiani italiani, che su Amazon potranno aprire presto le loro botteghe al mondo intero. La logica di entrambe le iniziative è piuttosto semplice. Difficile per le piccole e medie imprese, internazionalizzarsi e disporre delle competenze necessarie per coprire le praterie offerte dalla rete. Affidarsi ad un marchio noto e già scelto da milioni di clienti ogni giorno, invece, rappresenta la garanzia di raggiungere un bacino di utenti immediato e già disponibile.
L’accordo tra Confcommercio e eBay
Grazie all’accordo tra Confcommercio ed eBay, gli associati che apriranno un negozio sulla piattaforma entro settembre 2016, usufruiranno gratuitamente del servizio per sei mesi, anziché pagare 33.91 euro al mese. E per agevolare lo sbarco delle piccole e medie imprese italiane su eBay, l’accordo con Confcommercio ha già portato alla pubblicazione della guida «Vendere su eBay», per aiutare gli imprenditori a orientarsi nel mondo del commercio online. Un vademecum utile per tutti gli imprenditori, che consentirà di scacciare paure e condizionamenti che spesso frenano le aziende nello sbarco in rete. Secondo una ricerca TNS, infatti, il 72% delle imprese intervistate pensa che l’ecommerce sia un canale complesso, il 56% ritiene che necessiti di investimenti considerevoli e il 43% è convinto che l’ecommerce sia adatto solo alle grandi aziende. L’88% delle imprese ritiene l’ecommerce poco o per nulla utile, mentre il 69% è convinto che non porti a un aumento di fatturato. Eppure il 63% degli oltre 26mila venditori professionali su eBay fa export all’estero, indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda e con un investimento iniziale contenuto. Inoltre, secondo le ultime stime di mercato, l’acquisto online di prodotti in Italia è in crescita del 24%. «Il mondo cambia sempre più rapidamente e nessuno può permettersi di restare indietro. La nostra confederazione deve offrire strumenti che permettano alle imprese di avvicinarsi ad una modalità di vendita importante, consentendo di raggiungere un bacino di clienti più ampio e geograficamente più lontano», ha spiegato Alessandro Micheli, presidente dei Giovani Imprenditori e consigliere di Confcommercio. «Il commercio elettronico rappresenta un rischio solo per chi decide di non esserci. Noi crediamo che affiancare uno store online al negozio tradizionale, sia il futuro del commercio e per questo vogliamo raccontare alle imprese italiane che vendere online è semplice e apre le porte a un mercato, nazionale e globale, complementare e non dannoso per il commercio tradizionale», ragiona Claudio Raimondi, general manager di eBay in Italia. Il gigante delle vendite online e Confcommercio organizzeranno nei prossimi mesi un viaggio a tappe lungo l’Italia, per incontrare le imprese e raccontare i vantaggi dell’ecommerce.

Amazon e il Made in Italy
A margine dell’accordo tra Confcommercio ed eBay, è arrivata anche la nuova iniziativa firmata Amazon. Attraverso il canale Made in Italy, il portale ospiterà in vetrina prodotti italiani di artigiani locali e piccole aziende italiane. Si potrà curiosare ed entrare direttamente tra le botteghe, mentre tra le città si troveranno solo le botteghe che appartengono all’area geografica. «In ogni bottega Made in Italy vogliamo che ti senta come se stessi visitando quella città, passeggiando per quella strada, entrando in quel particolare negozio, parlando con il proprietario per immergerti nella vita quotidiana del maestro, e scoprendo la storia del pezzo che starai acquistando», ha spiegato Amazon in una nota. Ma il portale diverrà una sorta di punto di riferimento online per l’arredamento, l’abbigliamento, l’oreficeria, le ceramiche. Si potranno arredare così dal pc camera da letto, salotto, cucina, bagno, ma anche completare il guardaroba tra sartorie e pelletterie di tutta Italia. Al momento il negozio è disponibile solo per clienti italiani e inglesi, mentre Amazon garantisce che la vetrina sarà dedicata solo ai venditori italiani che offrono prodotti Made in Italy realizzati attraverso lavorazioni artigianali o produzioni in quantità limitate. Piccolo è bello, ma accrescere la propria base clienti con l’export può essere decisivo in un periodo di crisi.
Facebook lancia la sezione Shopping
Ma dopo l’accordo del marzo scorso con Confcommercio, anche Facebook punta a creare sinergie con il tessuto produttivo italiano. Il più famoso social network al mondo ha firmato un protocollo d’intesa con l’associazione dei commercianti per inaugurare attività di formazione alle piccole e medie imprese associate. Ma insegnare ad usare Facebook alle aziende, non è l’unico obiettivo della piattaforma, che sta per diventare un vero e proprio negozio virtuale. Il social ha annunciato l’arrivo della sezione Shopping, che raggrupperà in un unico posto gli annunci sparsi sulle bacheche e sulle pagine. Ma le aziende potranno vendere i prodotti direttamente su Facebook, dalle loro pagine ufficiali, evitando di spedire l’utente sul sito della società, spesso irraggiungibile in tempi brevi. Una mossa sicuramente a favore di clienti ed aziende, ma di certo non a scapito di Facebook, che catalizzerà ancor di più l’attenzione (e il traffico) degli utenti.

Fonte: http://corriereinnovazione.corriere.it/2015/10/12/commerce-ebay-amazon-facebook-puntano-piccoli-d2c0b52e-70b3-11e5-a92c-8007bcdc6c35.shtml

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