Ecco le tecnologie che ci cambieranno la vita

Il rapporto di Ericsson sulle innovazioni che ci aspettano nei prossimi anni: intelligenza artificiale, realtà virtuale e aumentata, Internet delle cose e auto senza conducente

Intelligenza artificiale, realtà virtuale e aumentata, Internet delle cose e auto senza conducente saranno le principali tecnologie destinate a svilupparsi maggiormente e a essere più presenti nella nostra esistenza nell’immediato futuro. Lo rivela l’indagine “The 10 Hot Consumer Trends for 2017 and Beyond ”, giunta alla sesta edizione.

La ricerca, presentata a Roma il 15 dicembre 2016, è stata realizzata dall’Ericsson ConsumerLab che ha raccolto online le opinioni di migliaia di consumatori esperti di tecnologia, di età compresa tra 15 e i 69 anni, residenti nelle 14 più importanti metropoli del mondo.Contemporaneamente, anche un campione rappresentativo di utenti italiani è stato interpellato per avere una fotografia delle tendenze del nostro paese.

I 10 TREND
Sempre più mobile e affamato di video : è il profilo del consumatore disegnato dai ricercatori di Ericsson ConsumerLab che enucleano 10 trend, in base al parere espresso dagli intervistati e ai risultati di altri studi condotti sul campo.

Molti si aspettano, soprattutto, un ruolo crescente e più pervasivo dell’Intelligenza artificiale (AI), diffusa dappertutto così da fornire assistenza ai loro bisogni quotidiani. Addirittura al 35 per cento degli utenti piacerebbe avere un consulente AI nel luogo di lavoro e al 25 per cento un sostituto AI come capo azienda. Anche se quasi il 50 per cento appare preoccupato del fatto che le macchine intelligenti possano provocare più disoccupazione. Per contro, qualcuno si spinge fino al punto da auspicare che la sua mente venga integrata con l’Intelligenza artificiale.
Gli italiani (1 su 5) vorrebbero, invece, un sistema AI per svolgere al loro posto attività come rispondere alle email, cercare notizie online e postare sui social network.

INTERNET DELLE COSE E AUTO SENZA CONDUCENTE
Un altro trend significativo è quello che riguarda Internet delle cose (IoT), gli oggetti connessi alla rete che i consumatori pensano possano diventare sempre più comuni. Tanti usano, ad esempio, lo smartphone come mezzo per controllare da remoto e gestire musica, allarmi, automobili o droni. Ma gli intervistati, 40 per cento (in Italia solo il 25 per cento), prevedono che il cellulare in futuro sarà in grado di imparare le nostre abitudini per eseguire in automatico alcuni compiti interagendo con una vasta gamma di altri dispositivi, come gli elettrodomestici, al nostro posto. D’altra parte, quasi il 75 per cento dei consumatori crede che sensori e oggetti indossabili consentiranno, in modo progressivamente più esteso, di comunicare con le cose dell’ambiente circostante.
Quanto alle auto senza conducente, il 65 per cento (in Italia solo il 18 per cento) ne desidererebbe una, mentre 1 pedone su 4 si sentirebbe più sicuro se tutte le vetture circolanti diventassero a guida autonoma. Più diffidenti gli italiani che sottolineano i rischi di cybersicurezza di macchine altamente informatizzate.

REALTÀ AUMENTATA E VIRTUALE
Sebbene realtà virtuale e aumentata siano oggi ancora troppo indirizzate al settore giochi, l’indagine di Ericsson mostra che i consumatori vorrebbero una diffusione più ampia di queste tecnologie, estesa anche alle attività di tutti i giorni. Come accaduto con Internet, gli utenti credono che, in prospettiva, l’integrazione con la vita quotidiana, specialmente in ambito media e tv, diverrà una nuova normalità, più straordinaria e fantastica di quella di adesso. Molta più realtà virtuale e aumentata, insomma, tanto da renderle indistinguibili dalla realtà fisica.
Moltissimi giovani (16-19 anni) pagherebbero per avere applicazioni e dispositivi di questo tipo. Suscitano, a riguardo, particolare interesse guanti e scarpe per interagire con oggetti virtuali. Ma anche, per rafforzare la sicurezza personale, occhiali a realtà aumentata capaci di illuminare spazi bui ed eliminare elementi che disturbano la vista.
Secondo i consumatori, il progresso di questa tecnologia sarà tale da determinare forti contraccolpi sul corpo umano che risulterà sfasato. Tanto da aver bisogno di pillole contro il mal d’auto a guida automatica e per curare gli effetti da realtà aumentata e virtuale.

PARADOSSI DELLA SICUREZZA E CONTRASTI SULLA PRIVACY
La sicurezza è un tema che assume rilevanza nell’adozione dei dispositivi intelligenti da parte degli utenti. Lo smartphone, per esempio, aiuta a sentirsi più protetti in quanto permette di essere rintracciati, di chiamare o cercare informazioni utili in caso di pericolo, e di inviare messaggi di allarme in situazioni di emergenza. Ma qui, evidenzia la ricerca di Ericsson, si prospetta un paradosso. Perché l’avere a disposizione il cellulare, per un verso, aumenta il profilo della sicurezza, per l’altro, spinge però le persone ad assumere più rischi (3 utenti su 5 tra quelli intervistati) che eviterebbero se non si sentissero forti della protezione del telefonino. Un comportamento contraddittorio destinato ad acuirsi con il progredire della tecnologia dedicata alla sicurezza cui l’utente si affida non in chiave preventiva ma come rimedio contro guai causati dalla sua imprudenza.

Anche sulla privacy emergono dati e atteggiamenti contrastanti. Parecchi (2 su 5) consumatori esperti di tecnologia sono propensi ad usare soltanto servizi criptati mentre altri sostengono che la crittografia è comunque esposta ai cyberattacchi con buona pace della privacy che 1 su 3 tra gli intervistati considera in via di estinzione, prospettando uno scenario nel quale le informazioni su persone, governi e aziende saranno accessibili e disponibili pubblicamente.

SOCIAL NETWORK COME SILOS
I social network sono ormai sulla bocca di tutti, anche in cima alle critiche per bufale e false notizie, e non poteva mancare un focus sul tema. Le piattaforme come Facebook promettevano di connettere le persone abbattendo ogni barriera. Al contrario, si sono trasformati in silos chiusi, impenetrabili dall’esterno e, al loro interno, refrattari alla diversità. Illuminante, in proposito, l’azione di sistematica revisione dei contatti che ogni settimana gli utenti provvedono a effettuare eliminando quelli meno uniformi e lontani dal loro credo. Eppure, acquistano sempre maggiore importanza dato che per 1 su 3 (in Italia solo 1 su 5) dei consumatori contattati rappresentano la principale fonte di informazione, e oltre 1 su 4 valuta l’opinione dei membri della sua rete superiore al punto di vista dei politici.

BIG TECH ASSI PIGLIATUTTO
In una realtà dove la tecnologia digitale moderna è imperante e ubiqua le aziende che operano in questo ramo salgono nella considerazione dei consumatori conquistando la loro piena fiducia. Questo spiega perché oltre 2 utenti su 5 auspicano che tutti i loro prodotti e servizi acquistati, dalle automobili alla sanità, vengano forniti dalle 5 aziende IT più grandi del mondo. E sono tantissimi quelli disposti a scommettere che, in soli cinque anni, Facebook, Google e Amazon giocheranno la parte di assi pigliatutto del mercato.

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