Il Nettuno per Facebook è troppo “hard”

La scrittrice Elisa Barbari, il 30 dicembre, per chiudere l’anno ha cercato di sponsorizzare su Facebook la sua pagina “storie, curiosità e scorci di Bologna” dove capeggia una foto della statua del Nettuno, il gigante tanto caro ai bolognesi. Ma la piattaforma social ha “bocciato” l’immagine. Alla scrittrice è arrivato un messaggio dal team di Facebook che spiegava come “l’inserzione non è stata approvata perchè viola le linee guida sulle pubblicità di Facebook: presenta un’immagine con contenuto esplicitamente sessuale che mostra eccessivamente il corpo o si concentra su parti del corpo senza che sia necessario. Non è consentito l’uso di immagini o video di nudo o di scollature troppo profonde, anche se per fini artistici o educativi”. ” Il Nettuno?? Robe da matti!” ha scritto subito dopo in un post Elisa Barbari, che ha aggiunto: “Negli anni ’50, in occasione della festa delle matricole, vestirono il Nettuno. Forse fb lo preferisce conciato così”. E dire che la fontana del Nettuno, frutto della collaborazione tra Zanobio Portigiani, Tommaso Laureti e Giambologna, fu voluta dal vicelegato Pier Donato Cesi per glorificare il governo pontificio del papa Pio IV, e fu terminata nel 1566. Al marketing cittadino staranno esultando, considerando la pubblicità alla vecchia ma mai doma questione delle dimensioni del gigante, che il Giambologna, a suo tempo censurato dalla curia, avrebbe riproposto nel gioco prospettico fra anche e dita, che turisti e matricole si godono mettendosi dal lato della sala borsa,

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