Snapchat, Uber, Spotify: le IPO più attese del 2017

Si prospetta un anno molto interessante sul versante quotazioni in Borsa

Nel 2016, l’incertezza geopolitica a livello globale e gli scarsi rendimenti dell’anno precedente, hanno pesantemente condizionato il mercato delle IPO.

Nel 2017 invece assisteremo probabilmente ad una ripresa e vedremo molte startup quotarsi sul mercato.

Airbnb e Uber: i CEO rimanderanno ancora l’IPO?

Nonostante il CEO di Airbnb, Brian Chesky, abbia più volte espresso di non voler entrare nel mercato azionario troppo in fretta e che vi entrerà solamente quando questo porterà reali benefici all’azienda, sono in molti che si attendono una quotazione per il 2017.

L’appetito degli investitori cresce, essendo questa una delle startup più promettenti e apprezzate negli USA: l’ultima valutazione è infatti di 25,5 miliardi di dollari.

IPO

Con una valutazione che si aggira attorno ai 68 miliardi di dollari, per molti esperti l’ingresso in borsa di Uber è ormai inevitabile e non può che arrivare a breve, sopratutto visti i cali dovuti alla decisione di ritirarsi dal mercato cinese.

Anche in questo caso però, l’agenda del fondatore Travis Kalanick va un po’ contro quella degli investitori, e prevede una quotazione “il più in là possibile”.

Spotify

 

Il ben noto servizio di streaming affronta qualche difficoltà, sopratutto a causa delle commissioni da pagare all’industria musicale, che portano via circa il 55% degli introiti derivanti delle vendite.

La startup vale però $8.5 miliardi e nel 2016 ha raccolto un miliardo in debito convertibile con la condizione che, dopo una eventuale proposta IPO entro i 12 mesi, i finanziatori possano convertire il prestito in azioni, valutate il 20% in meno del prezzo di vendita.

Se ciò non dovesse accadere invece, l’investimento costerebbe il 5% di interessi annui con un aumento di un punto percentuale ogni sei mesi. Per questo in molti attendono lo sbarco in borsa al più presto.

 

Anche Snapchat è pronta per l’IPO

È ormai da tempo che si parla di IPO per l’app del fantasmino.

Già da maggio 2015 infatti, il CEO Evan Spiegel parlava delle intenzioni di quotarsi in borsa e forse vedremo il realizzarsi del piano già nel primo quarter del 2017.

Secondo le prime stime si raggiungeranno tra i 25 e i 35 miliardi di dollari. Una pre-evaluation veramente importante che ricorda quelle di Facebook e Alibaba.

Non rimane che attendere e vedere quali di queste previsioni si riveleranno corrette. Secondo voi, quali sono le startup più vicine all’IPO?

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *