Chanel: l’alta moda che torna alla realtà

L’haute couture, nell’immaginario comune, è stata da molto tempo il regno della sperimentazione, dell’estro creativo e del lavoro di più alto e complicato artigianato.
Durante quest’ultima fashion week, però, si sta avvertendo un cambio di tendenza e un ritorno a un vestire reale e anche pratico, più vicino alle esigenze delle clienti d’alta moda che alla sete di spettacolo di chi è al di fuori del piccolo circolo di multi milionarie in cerca di un abito unico.
TAILLEUR: IL RITORNO DELL’ABITO DA GIORNO NELLA COUTURE
Nessuno lo propone eppure tutte le clienti lo cercano: il tailleur torna a sorpresa come protagonista della prima parte della nuova collezione haute couture di Chanel. È un due pezzi semplice in apparenza ma intricato per due motivi. Il primo risiede nella sua costruzione a vita alta e con giacca iper sartoriale. Il secondo sta nella ricchezza dei tessuti, trame ordite in esclusiva e spesso in serie limitatissima di bouclé che mischiano il massimo delle fibre tessili a disposizione della moda. Karl Lagerfeld insiste con furbizia su questo punto riuscendo a fornire qualcosa che a nessuno stilista riesce così bene: una declinazione moderna e intelligente del due pezzi da giorno, un mix che trasforma la comodità in charme.

PIUME E PAILLETTES, UN LUSSO DA MANUALE
Nella parte che abbraccia la sera, invece, Lagerfeld punta sempre su colori chiari ma li arricchisce dell’immaginario più classico e scenografico dell’alta moda: i ricami, le paillettes e le piume. Questi dettagli inventano volumi, illuminano tubino semplici, descrivono silhouette come se fossero in grado di alzare il volume della couture. Tutto è luminoso, lussuoso, pensato per brillare nel modo più facile e appariscente
Ciò che più conquista, però, è notare come una delle migliori collezioni di alta moda di Chanel non sia dedicata all’iperbole o alla provocazione fine a se stesse, ma sia al contrario un ritorno dentro i diktat e le richieste delle clienti di questo mercato. Il cambio, infine, non va visto come un ripiego sul consumatore a discapito della creatività, ma come un interessante evoluzione di un meccanismo, quello della couture, che è destinato a evolversi dal suo recente passato.

FONTE: http://d.repubblica.it/moda/2017/01/24/news/chanel_haute_couture_pe_2017_parigi_sfilata-3394270/

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