Beauty brand e app: quando il mobile marketing funziona davvero

Essere mobile friendly, possiamo (quasi) considerarla una necessità; ormai tutte le aziende devono esserlo o quanto meno fare i conti con questo trend che si afferma ogni giorno sempre di più. Ce lo conferma StatCounter Global Stats, quando per la prima volta lo scorso novembre i dispositivi mobile hanno generato maggior traffico internet rispetto a quello generato da desktop: la percentuale dei dispositivi connessi da desktop è del 48,7%, contro quella da mobile che è del 51,3%.

Il crescente impatto dello smartphone ha fatto sì che le strategie fossero incentrate sul concetto di mobile first, con il conseguente miglioramento delle piattaforme dove poter comunicare. È per questo che i siti sono sempre più mobile responsive e l’uso di app dedicate rivestono un ruolo sempre più centrale. Le applicazioni sono un metodo di comunicazione in grande espansione nell’ultimo periodo e le aziende dovrebbero investire sul loro sviluppo o miglioramento in quanto, se utilizzate nel modo corretto portano numerosi vantaggi, tra cui:

Creazione di solide relazioni con i clienti
Coniugazione dell’esperienza offline con il brand
Maggior traffico all’e-commerce
Creazione di un contatto con i clienti più fedeli
Quali sono le caratteristiche di un app “utile”?

Un brand prima di decidere di creare una propria app deve essere sicuro di poter offrire dei servizi aggiunti ai suoi clienti, questo perché il 25% degli utenti afferma di utilizzare app una sola volta e poi di non aprirla più.
Gli aspetti che ogni azienda dovrebbe tenere in considerazione prima di creare un app sono:

Offrire servizi utili: l’app deve essere interessante e migliorare l’esperienza dell’utente fornendo dei contenuti che altrimenti farebbe fatica a reperire, evidenziandone il suo valore.
Mantenere vivo l’interesse degli utenti: è importante evitare che le persone perdano interesse nell’utilizzare quel contenuto. Bisogna trovare il giusto modo per coinvolgere le persone, evidenziando che l’utilizzo di una determinata app ottimizzi le loro attività giornaliere.
Fare in modo che il valore dell’app sia chiaro: importante è far emergere che il potenziale dell’app va oltre il download iniziale. Una best practice può essere quella di incentivare nuovamente le persone che hanno abbandonato l’app mediante degli annunci che gli ricordino il valore e che susciti in loro la voglia di riutilizzarla.
Dalla teoria alla pratica: analizziamo le case study di tre brand che hanno saputo coinvolgere gli utenti creando valore aggiunto nelle loro app, mettendo in pratica quanto raccontato poc’anzi. Le tre aziende selezionate provengo tutte dal mondo beauty e sono Sephora, Kiko e L’Oréal.

 

Sephora è riuscita a cogliere quello che i clienti desiderano e a coinvolgerli nel loro percorso di acquisto. L’app in questione oltre a illustrare tutti i prodotti presenti nei loro store premette alle persone in negozio di ricevere informazioni aggiuntive e recensioni sui prodotti attraverso la scansione dei codici a barre. Tra i vari servizi si aggiunge anche quello della consultazione e utilizzo della fidelity card e la possibilità di ritirare i prodotti ordinati online.

 

L’applicazione di Kiko ricerca il continuo contatto con l’utente attraverso la propria fidelity card, utilizzabile solo dall’applicazione, “obbligando” l’utente ad averla e a navigarci all’interno. Il servizio loyalty è ben strutturato in quanto ad ogni acquisto si accumulano dei punti che ti permettono di avere degli sconti futuri, questi punti si possono guadagnare anche in altri modi come ad esempio facendo delle recensioni sui vari prodotti. Oltre a questa funzione, sono presenti le info più classiche come il catalogo prodotti, store locator e la segnalazione di eventuali offerte in corso.

 

L’Oréal ha creato MakeUp Genius che permette di coinvolgere gli utenti in modo interattivo. L’applicazione permette di far provare direttamente tutti i vari prodotti usando il telefono come specchio. In pratica attraverso un sistema di realtà aumentata la fotocamera frontale dello smartphone fa una scansione del viso e applica i prodotti selezionati. Infine è possibile vedere gli ultimi look creati dal brand.

Questi tre brand hanno saputo trovare il giusto equilibrio per coinvolgere gli utenti tra online e offline, trovando il valore aggiunto che gli utenti apprezzano e li coinvolge a tal punto di continuare ad utilizzare l’applicazione con costanza.

FONTE: http://www.ninjamarketing.it/2017/03/08/brand-beauty-app-mobile-marketing/

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