L’Italia mette il turbo all’e-commerce: +16% in un solo anno

L’e-commerce italiano è destinato a crescere nel 2017 a doppia cifra, registrando un +16% rispetto al 2016, e arrivando a totalizzare un valore degli acquisti online di 23,1 miliardi di euro. A trainare la crescita sono i settori del food&grocery (+37%), cha passerà da n fatturato di 593 milioni di euro a 812 milioni, dell’arredamento&home Living (+27%, a 847 milioni), dell’informatica & elettronica di consumo (+26%, con un fatturato di 3.695 milioni), dell’abbigliamento (25%, a 2.384 milioni) e dell’editoria (+18%, a 800 milioni). In crescita anche turismo e assicurazioni, anche se a un ritmo leggermente ridotto rispetto al 2016: il primo registra un incremento del 9% con un valore della domanda pari 9.347 milioni di euro, mentre le seconde crescono del 6% sfiorando 1.300 milioni. In aumento del 52% gli acquisti via smartphone, con il mobile che pesa per un terzo sul mercato e-commerce nazionale.

Sono i dati principali che emergono dall’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano presentati a oltre 12.000 visitatori nel corso della XII edizione del Netcomm Forum.

“È in atto un cambiamento sistemico di acquisto e offerta che coinvolge alcuni fattori importanti del commercio elettronico – afferma Roberto Liscia, presidente di Netcomm – Il digitale non è più il futuro ma intride moltissimi aspetti della vita quotidiana del consumatore. Basti pensare che nel 2016 sono stati acquistati nel mondo beni e servizi online per circa 2.600 miliardi di euro, registrando una crescita del 17% rispetto al 2015 e i consumatori che acquistano online hanno raggiunto la quota di 1,4 miliardi. In questo contesto in continua evoluzione la chiave del successo competitivo è creare un’esperienza di unified commerce dove online e offline e i diversi device si mescolano in un nuovo ecosistema esperienziale”.

“Gli acquisti eCommerce di prodotto (+25%) cresceranno nel 2017 ben più di quelli di servizio (+8%) e, per la prima volta nella storia dell’e-commerce italiano, il mercato dei prodotti varrà tanto quanto quello dei servizi (11,5 miliardi di euro) – spiega Riccardo Mangiaracina, responsabile scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano – Il peso dell’e-commerce sul totale acquisti retail degli italiani raggiungerà il 5,6%”.

Tra i settori in Italia maggiormente coinvolti dalla trasformazione digitale c’è, secondo i risultati della ricerca, il retail, mentre il cambiamento in atto nel mercato e-commerce non riguarda solo le modalità di acquisto ma soprattutto la convergenza tra i canali fisici e digitali, che stanno creando un nuovo ecosistema di “always connected retail”. Secondo i dati della ricerca Net Retail, elaborata da Human Highway per Netcomm, nel primo trimestre del 2017 i consumatori italiani che hanno acquistato online sono passati dai 18,7 milioni dello scorso anno a 20,9 di questa primavera con 12,2 milioni di famiglie italiane (oltre la metà del totale) che hanno adottato lo shopping digitale come modalità di routine quotidiana.

Cresce in importanza il ruolo dello smartphone: secondo i dati del Net Retail chi usa 3 device (pc, mobile, tablet) spende in media 2 volte di più di chi utilizza solo il pc, così come l’everywhere shopper compra di più in tutti i canali e usa lo smartphone per orientarsi e acquistare offline.Se si considera, inoltre, il numero di acquisti online (la quota sulle transazioni) il ricorso ai dispositivi mobili mostra un costante e notevole aumento dal 2012.

“Oggi che siamo entrati a tutti gli effetti nell’era dell’omnicanalità – afferma Roberto Liscia – comincia una nuova fase che definisco di e-commerce conversazionale, in cui l’offerta di acquisto supera le suddivisioni tra fisico e virtuale. Il consumatore è alla ricerca di esperienze e di vissuto più che di acquisti e transazioni e le aziende hanno finalmente la possibilità di cambiare per sempre il loro rapporto con il cliente finale, evolvendo da un processo di vendita commerciale e una vera e propria conversazione che durerà nel tempo. Le imprese italiane che vogliono eccellere devono ripensare alla propria relazione con l’utente, offrendogli un’esperienza in cui è lui stesso il protagonista del processo decisionale”.

“Oggi l’offerta dell’e-commerce nel nostro Paese è così completa e matura che sorprende notare che ci sono ancora più di 10 milioni di persone – commenta Giacomo Fusina, curatore della ricerca Net Retail – utenti regolari di internet, che non acquistano online. Tuttavia l’online sta modificando il comportamento d’acquisto degli italiani in misura molto maggiore di quanto si rileva nei dati dell’ecommerce. Il digitale pervade la nostra vita ed entra con lo smartphone nei negozi influenzando una quota significativa di acquisti tradizionali, nell’ordine dei 10 miliardi di euro nel 2016”.

Quanto ai pagamenti, infine, gli acquisti online sono in gran parte pagati al momento dell’ordine e tramite sistemi basati sulle carte: solo nell’8,8% dei casi vengono saldati alla consegna o nel momento di utilizzo del servizio. In Italia il pagamento online contestualmente all’acquisto risulta in crescita alla fine dell’anno, dall’86,2% di inizio 2014 al 91,2% di marzo 2017.

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